L’Amore e i Valori
Appunti in preparazione del Master in Coaching Umanistico
Ogni Amore per realizzarsi deve essere adeguato e rispondente alle necessità e alla natura dell’oggetto amato. L’intenzionalità di amare non basta.
L’Amore per la Vita deve essere all’altezza della Vita, come l’amore per una persona deve essere all’altezza di quella persona. Il presupposto è che l’oggetto di amore sia riconosciuto come un bene in sé e per sé.
Per l’umanesimo la vita è un bene supremo. Ma amare la vita considerandola e sentendola un bene non basta come non basta sentire che la persona amata sia la persona più straordinaria che si è incontrata, la migliore fra tante altre degne e fantastiche. L’amore non basta sentirlo, bisogna che fiorisca in termini di felicità. Quando l’amore per la vita è ben coltivato, la vita risponde rendendoci felici; quando sappiamo amare riceviamo amore, quando siamo interessati riceviamo interesse, quando siamo gentili riceviamo gentilezza. La vita, in ogni sua forma, è come una Dea che, onorata, ripaga con il dono della felicità.
Perché questo avvenga dobbiamo conoscere quali sono i beni che danno valore alla vita, che la rendono buona, generatrice di felicità. Come i genitori che amano i figli. Ogni genitore che ama i propri figli li considera beni supremi. Ma qual è il bene che li rende felici? Quali sono le loro necessità e la loro natura? Solo conoscendoli possono saperlo. Così possiamo rendere buona la vita conoscendola tramite l’amore. La natura e le necessità della vita sono i beni che la nutrono, la sviluppano e la perpetuano. Questi beni da coltivare sono i valori umani che albergano in ogni vita come possibilità. Scoprendo le nostre potenzialità scopriamo i nostri valori che poi sono quelli che danno valore alla nostra vita come il bene e il bello, il giusto e il vero. L’amore per la vita fiorisce nella felicità tramite i valori. Individuare e allenare valori come pilastri paradigmatici che rendono la vita degna di essere vissuta è la strada maestra della felicità.
L’amore per la vita non è indolore. Quanto più si ama la vita tanto più si soffre per le continue offese alla verità, alla bellezza, alla giustizia e alla vita stessa. Soffrire non è la cosa peggiore, lo è l’indifferenza. Se soffriamo possiamo cercare di eliminare le cause del dolore e spesso la sofferenza è stata levatrice di grandi cambiamenti. L’amore per la vita deve dotarsi di una gerarchia di valori che corrispondono alle nostre potenzialità interiori.
La logica dell’amore per la vita è simile alla logica dell’amore personale. A volte pensiamo che amando una persona perché la consideriamo degna di amore sia di per sé sufficiente. Non lo è affatto. Amare una persona è un’attività, non è solo un sentimento. Scopo di questa attività è rendere felice la persona amata. Per coltivare la felicità dobbiamo domandarci: quali sono i beni della persona amata? Come scoprirli? Come coltivarli? Quando abbiamo paura di non essere amati domandiamoci: come stiamo amando? Stiamo veramente cercando e coltivando i beni supremi della persona amata? Siamo in grado di farlo? Vogliamo veramente farlo? Stiamo dando il massimo?
Allenarsi ad amare la vita e le persone è un percorso di scoperta e di creazione. Essere un coach umanista che facilita questo processo è uno dei più straordinari privilegi di questa professione, ricco di meraviglie e autentiche sorprese.
Vi aspetto in aula (Master Coaching Umanistico | Scuola di Coaching Umanistico)!